Sebbene le cifre dell’accordo non siano state ufficialmente rese note, secondo alcuni siti di informazione sportiva, il contratto dovrebbe avere un valore di 6 milioni di euro a stagione. Questo, però, non sempre coincide (e comunque in maniera assoluta non alle cifre viste per le realtà sportive prima analizzate) con l’interesse di investitori ad acquistare il diritto alla denominazione dell’impianto. Ciò che, però, è ancora più importante è che lo sponsorizzato mantenga, per tutta la durata del contratto, professionalità dentro e fuori dal campo. A questo punto diventa ancora più importante il recupero di Drudi che, al pari di Ghiringhelli, anche ieri ha svolto un lavoro differenziato al Tombolato: dallo staff medico filtra ottimismo per entrambi, che gradualmente stanno aumentando la parte di allenamento che svolgono in gruppo, terza maglia real madrid 2025 ormai evitando solo i contrasti. Storicamente, quella tedesca è una delle realtà più prolifiche in Europa da questo punto di vista. Le uniche realtà che possono vantare questa configurazione sono l’Allianz Stadium della Juventus, la Dacia Arena dell’Udinese ed il Mapei Stadium del Sassuolo. In altri casi, invece, il rapporto tra pubblico e privato ha funzionato in armonia, portando in termini rapidissimi alla costruzione di nuovi impianti come la Sardegna Arena di Cagliari, già pensando a quello che sarà lo stadio definitivo, guardando e magari traendo spunto da altre realtà europee come ad esempio il Groupama Arena di Budapest.
Se è pur vero che le sorti sportive della squadra sponsorizzata saranno comunque tenute a cuore, vi è per gli sponsor un minor rischio di feedback negativi in termini d’immagine. L’attaccante francese in particolare è al centro delle critiche: i suoi compiti di abilitatore offensivo, cioè il vero apriscatole che permetteva a Ronaldo di banchettare nell’area avversaria, si stanno lentamente affievolendo. Un cenno particolare merita il Volksparkstadion, che ha da poco riacquistato il suo nome originale (senza quindi essere associato ad un dato marchio o azienda), grazie alla milionaria sponsorizzazione di un investitore, Klaus Michael Kuhne, il quale oltre ad aver acquistato una quota del club, ne ha acquisito anche i naming rights, ripristinando il nome storico dell’impianto. Fra questi 25 atleti, almeno 4 devono essere cresciuti nel vivaio del club: questi giocatori devono essere almeno da tre anni tesserati per la medesima società ed in età compresa fra i 15 ed i 21 anni.
La sensazione è comunque quella che anche in Italia assisteremo all’avvento di stadi appartenenti ai club, con accordi di sponsorizzazione sui naming rights, ma che questo dovrà essere frutto di un diffuso interesse dei vari soggetti coinvolti: nuova governance nel calcio, riforma dei diritti audiovisivi, disponibilità delle amministrazioni pubbliche e della politica in genere, investimenti privati e una buona dose di passione dei tifosi, un po’ disaffezionati agli stadi, anche se segni di ripresa, da tutti questi punti di vista, sembra si stiano verificando. Indiscrezioni, infine, sono giunte anche per quanto riguarda l’interesse della compagnia petrolifera di Abu Dhabi (IPIC) sull’acquisto dei naming rights del Santiago Bernabeu (Real Madrid), nell’ambito dei progetti di ammodernamento dell’impianto madrileno. Quanto ai rimanenti club, questi si dividono fra società che stanno valutando, grazie ai progetti di ammodernamento degli impianti, soluzioni che implichino la cessione dei naming rights del proprio impianto (Tottenham e West Ham) e società che invece sembrano voler mantenere la denominazione storica dell’impianto (come lo Stamford Bridge del Chelsea o lo Stadium of Light del Sunderland).
Per questi 5 impianti, i settori merceologici coinvolti in tali attività di sponsorizzazione riguardano i servizi (Allianz, Commerzbank, Signal Iduna) e il settore industriale (Veltins). Si chiamava Marinus Jacobus Hendricus Michels per gli amici “Rinus”. I precursori in questo campo sono stati gli USA. Filippo Conticello, «Battuto» il tennis, riparte prima la stagione del padel: in campo a Madrid a fine mese. Francesco ha 39 anni ed ha ancora un grandissimo talento e qualità, e credo sia ovvio per lui, penso, e per molta gente che non può più giocare allo stesso modo di prima. Il gruppo più antico, attualmente esistente, della tifoseria madrilena è il Frente Atlético formatosi nel 1982. Esso deriva dal Peña Fondo Sur, costituitosi nel 1968, il quale nel corso degli anni ha cambiato diverse volte nome fino ad arrivare a quello attuale. Nasce il Real Madrid: Il Real Madrid Club de Fútbol, noto come Real Madrid, è una società della capitale spagnola fondata il 6 marzo 1902, senza la parola «Real», che è stata aggiunta solo nel 1920, allorché Re Alfonso XIII di Spagna l’ha assegnata (contestualmente all’uso della corona sullo stemma societario).